Un gruppo di ricercatori dell’Università di Melbourne, in collaborazione con la società di bioscienze ‘Colossal’, è al lavoro per far tornare in vita ‘la tigre della Tasmania’, dichiarata estinta nel 1936. Diversi gli studi in atto che mirano al recupero di animali scomparsi dalla faccia della Terra, tra cui quello del ‘mammut’, il preistorico animale, considerato il cugino degli elefanti asiatici, estinto 3500 anni fa. L’obbiettivo della ‘de-estinzione’ è di ripopolare le zone del pianeta dove le specie estinte vivevano anticamente e ripristinare gli ecosistemi danneggiati a causa della loro scomparsa. Il lavoro di de-estinzione, presenta numerosi problemi, non solo etici ma anche genetici, in quanto dai campioni di Dna conservati in alcuni musei, è stato possibile recuperare solo il 95% delle informazioni. Il restante 5% impedirebbe di ricreare il ‘tilacino’, altro nome con cui è conosciuto il canide, soprannominato tigre per via delle strisce presenti sul manto. Il genetista di Harvard George Church, a capo della ricerca, ha spiegato che ciò porterebbe alla creazione di un animale diverso dall’originale, incapace, probabilmente, di adattarsi all’habitat.
25/08/2022
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