Tutte le specie animali hanno sviluppato una propria forma di comunicazione e gli insetti, essendo privi di corde vocali, per ‘parlare’ con gli altri componenti fanno vibrare le proprie ali. Tanti i modi, ognuno finalizzato ad inviare messaggi diversi, compreso il differente grado di pericolo.
Uno studio pubblicato su ‘Royal Society Open Science’, realizzato per comprendere la ‘struttura dei richiami d’allarme’ delle api, ha evidenziato che quando delle vespe attaccano l’alveare, le sentinelle avvisano le compagne muovendo in maniera così veloce le ali, che sembrano emettere un suono molto simile ad un ‘urlo’. La ricerca ha evidenziato il suono più irregolare e acuto, definito “fischi antipredatori”, è diversificato anche in base alla specie di vespa pronta ad attaccare l’alveare.
Gli studiosi, per circa un mese, hanno registrato comportamenti, vibrazioni e suoni di alcune colonie di ‘Ape orientale’, durante gli attacchi di due tipi di vespe: ‘Soror’ e ‘Vitulina’. In entrambi i casi le api hanno emesso “fischi antipredatori”, con 30.000 segnali di richiamo, ma nel caso della ‘Vespa vitulina’ hanno mostrato un atteggiamento più calmo, nel caso della ‘Vespa soror’ erano molto più agitate. Secondo gli esperti, il comportamento diverso è dipeso dal fatto che la seconda solitamente si muove in branco e risulta essere più pericolosa.
24/11/2021
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