I ricordi più belli dei bambini sono legati ai giochi dell'infanzia e per le generazioni passate rappresentavano dei momenti di aggregazione sotto casa quando si giocava con semplicità e gioia.
Oggi crea stupore quasi quando si vedono i bambini annoiarsi non sapendo come giocare.
N>el passato i bimbi non avevano mai avuto un momento di noia, e non erano certo tanti parchi giochi, bastavano gli spazi di una strada per correre e le automobili per nascondersi.
Sarà forse la tecnologia ad annientare nel tempo l'inventiva dei piccoli? E molto triste e strano che le nuove generazioni non sappiano più sviluppare le capacità di realizzare con la fantasia un passatempo gradevole. Di certo i supporti digitali hanno creato più individui solitari, che hanno difficoltà a socializzare.
Il classico gioco per eccellenza dell’ infanzia era nascondino, dove dopo una conta si sorteggiava chi avrebbe dovuto “contare”, faccia al muro, per poi partire da bravo cacciatore alla ricerca degli altri compagni di gioco nascosti nei posti più impensabili.
Per non parlare di mosca cieca, dove bendati da un foulard, sempre a turno dopo una conta ci si trovava a rincorrere a tentoni i fuggiaschi, che zigzagavano come mosche.
Di certo l'unico mordente era la voglia di fare, chissà che cosa poi, ma non si poteva restare fermi, chi era più fortunato e trovava un pallone poi si aggiudicava il compito di decidere con chi giocare e fino a quando, perché sul più bello si poteva dire: “devo andare” e portando via il pallone si lasciava tutti a bocca aperta.
Facciamo in modo che i bambini si riapproprino della loro capacità di giocare elaborando la loro fantasia e che ritrovino il gusto di interagire con gli altri bambini per vivere appieno la loro fanciullezza
11/12/2020
Inserisci un commento