Tra pochissimi giorni, è Natale. E lo sanno benissimo i bimbi che al solo sentir la parola, iniziano a saltare di gioia. Loro che già immaginano tutti i regali da scartare, sognano di scoprire Babbo Natale che si cala dal camino o di vederlo volteggiare nei cieli a bordo della sua slitta stracolma di regali, slitta guidata da un’intrepida e simpatica renna. Se chiedessimo ai bimbi il nome della renna, certamente tutti esclamerebbero: Rudolph, la renna dal naso rosso!
Noi tutti, non potremmo mai immaginare Babbo Natale senza la sua amica dal naso luminoso, ma in realtà il capo della slitta è un personaggio apparso solo nel 1939 e creato dall’immaginazione di Robert L. May. Da quando fu inventato, diventando la nona renna, non c’è immagine o rappresentazione in cui non sia presente. A dieci anni esatti dalla sua invenzione, il musicista Johnny Marks scrisse una canzone dal titolo: “Rudolph the Red-Nosed Reindeer”,che, ancora tutt’oggi, è una delle canzoni natalizie più canticchiate.
Conoscete tutti la storia della renna dal naso rosso? Rudolph, una piccola renna che viveva al Polo nord, contrariamente alle altre, aveva un naso davvero singolare: invece di essere nero e piccolino, era rosso, grande e molto luminoso. Ogni volta che si emozionava o arrabbiava, il naso si illuminava tantissimo. Ma questa sua caratteristica, lo imbarazzava molto perché veniva spesso deriso. Fino a quando, una notte di Natale, Santa Claus che doveva partire per consegnare tutti i regali, viste le pessime condizioni atmosferiche, si rese conto che aveva bisogno di una luce che illuminasse la strada. Allora si ricordò di Rudolph, corse da lui e gli domandò se fosse disposto a diventare la sua nona renna, nonché capo della slitta. Rudolph, che aveva da sempre desiderato aiutare Babbo Natale, accettò volentieri e da quel dì divenne la sua inseparabile e fedele compagna.
15/12/2020
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