I simpatici pallini, definiti pois, che spesso vediamo sugli abiti di donne e bambini, sono nati tantissimi anni fa, pare in epoca medievale. Nel mondo della moda, non vennero apprezzati sin da subito, in quanto ricordavano malattie come morbillo o varicella. Finché nel Rinascimento, le donne iniziarono ad ornare il proprio viso con piccoli puntini di tessuto nero, definito “Patching”, spesso utilizzati anche per coprire qualche imperfezione.
I pois, iniziarono ad essere apprezzati intorno alla metà del XVIII secolo, quando la moda iniziò a cambiare, dando spazio a tessuti moderni, versatili e molto più leggeri. Ma il successo arrivò con il lancio di una nuova danza, amatissima in tutto il mondo per un cinquantennio, la Polka, e per un caso fortuito venne associata ai pois, che nel resto del mondo sono conosciuti proprio con il nome di Polka Dot.
In questo periodo impazzano ovunque, abiti da donna, per bambini, cappelli, gioielli e addirittura, cravatte e papillon. Nonostante il ballo di origine boema, ben presto cadde nel dimenticatoio, il mondo della moda continuò ad utilizzarli per realizzare sia abiti più sbarazzini, che formali. Dopo questo periodo, gli stilisti sembravano essersene dimenticati, ma verso la metà degli anni Cinquanta, tornarono alla ribalta.
Tante le star immortalate in vestiti a pallini, di tutte le grandezze e di tutti i colori. Indimenticabili Marilyn Monroe, Audrey Hepburn, Jackie Kennedy e Lady Diana, ma anche la stessa Minnie della Disney, è famosa per il suo vestitino rosso, a pois bianchi. Addirittura, negli anni ’60 la cantante Mina, cantò la mitica “Una zebra a pois”. Insomma, i variopinti Polka Dot, tra alti e bassi, sono ancora un’icona di stile, amati proprio da tutti, uomini, donne e bambini.
03/07/2021
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