Tanti animali riescono a percepire l’arrivo di un temporale e ci inviano segnali ben precisi; quelli che vivono con noi invece al massimo devono sopportare l’idea una passeggiatina quotidiana piuttosto freddolosa, ma in realtà il vero problema è degli animali che vivono in natura.
Soprattutto se si tratta di aperta campagna, dove i ripari sono davvero pochi e di scarsa ‘efficacia’ è probabile che le creature si spaventino per tuoni e fulmini, e che naturalmente si bagnino. E’ anche vero che per molte di loro, quando piove, è un momento di stasi e relax ma il rischio di ammalarsi per il freddo è dietro l’angolo.
E’ ovvio che molto dipende anche dalle dimensioni dell’animale in questione: un cane o una creatura più grande avrà più difficoltà a ripararsi rispetto agli insetti. Infatti questi ultimi possono anche ripararsi dalla pioggia sotto un fiore o una foglia.
Se si tratta di cani e gatti che vivono in strada, sarà facile vederli riparati negli antri dei palazzi o in altri luoghi di fortuna, come sottoscala, cantine etc.
Se invece si tratta di una scimmia ad esempio, il fatto di avere dita prensili può risultare molto utile: essa infatti potrà ripararsi anche afferrando appunto una grande foglia tra le mani, esattamente sopra la testa.
Rane e rospi non riescono a tenere in mano delle foglie a ripararsi la testa, ma grazie alle loro dimensioni contenute possono sfruttare l’ampiezza di un fiore, che spesso li ripara interamente.
Per gli insetti, e in particolare le lumache: si tratta infatti di una fortuna poiché tutto puòessere utile a ripararsi
20/06/2021
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