In Italia, una contraddizione vivente attira sempre più l'attenzione: da un lato, il declino demografico è evidente, con una diminuzione delle nascite che solleva preoccupazioni per il futuro. Dall'altro lato, le condizioni in cui crescono i giovani italiani, soprattutto quelli che vivono nelle periferie delle grandi città, sono tutt'altro che idilliache. Secondo un recente rapporto di Save the Children intitolato "Fare Spazio alla Crescita", i giovani in Italia stanno affrontando sfide significative legate all'emarginazione, alla povertà e alla mancanza di opportunità.
Il rapporto sottolinea che su 10 milioni e mezzo di giovani al di sotto dei 19 anni in Italia, ben due su cinque vivono nei 14 maggiori centri urbani del paese. Questi giovani sono più a rischio di isolamento e povertà rispetto ai loro coetanei che vivono in altre aree. Ma cosa rende così difficile la vita per questi giovani?
La situazione nelle periferie delle grandi città è preoccupante. La ricerca di Save the Children rivela che quasi 3 milioni e 800mila ragazzi dai 0 ai 19 anni vivono in queste aree metropolitane, dove spesso mancano stimoli e opportunità. Questa mancanza di opportunità può portare all'isolamento e all'emarginazione, un destino che molti giovani stanno vivendo ogni giorno.
Uno dei problemi chiave evidenziati nel rapporto è la mancanza di istituzioni scolastiche adeguate in queste periferie. Su 114 municipi esaminati, ben 240 istituzioni scolastiche sono a rischio di dimensionamento. Questo significa che molti giovani non hanno accesso a un'educazione di qualità, il che limita drasticamente le loro prospettive future. Save the Children ci ricorda che "gli investimenti educativi non possono mancare in queste aree" e sottolinea l'importanza di concentrare risorse e sforzi per migliorare la situazione.
Un altro dato sconvolgente è che quasi 13.000 minori in Italia sono senza casa o fissa dimora, e due terzi di loro si concentrano nelle città metropolitane. Questa è una situazione inaccettabile che richiede una risposta urgente da parte delle autorità e delle organizzazioni caritative. Questa è la ragione per cui è stata lanciata la campagna "Qui Vivo", per porre l'attenzione su questo problema urgente.
La situazione non è limitata al Sud Italia. Anche nel Centro e nel Nord del paese, ci sono molte famiglie con redditi bassi che vivono in condizioni abitative inadeguate. La mancanza di spazi adeguati alla crescita dei minori è un problema diffuso in tutto il paese. Questo dovrebbe essere una chiamata alle armi per i decisori politici a tutti i livelli per affrontare questa sfida.
La situazione nelle scuole metropolitane è altrettanto preoccupante. Molte scuole mancano di certificati di agibilità e spazi collettivi adeguati. In alcune città metropolitane, l'accesso al tempo pieno nella scuola primaria è significativamente inferiore alla media nazionale. Questo è un problema che va affrontato con decisione, in quanto l'istruzione è fondamentale per il futuro dei giovani.
Per affrontare queste sfide, Save the Children raccomanda l'istituzione di un'Agenzia Urbana Nazionale per i Bambini, che preveda interventi di recupero urbano co-progettati con i giovani residenti nelle aree interessate. Inoltre, è essenziale garantire servizi essenziali come pasti a scuola, palestre per attività sportive, biblioteche e spazi sociali comuni. Questi investimenti possono aiutare a migliorare la vita dei giovani e a rompere il ciclo di povertà e emarginazione.
In conclusione, la situazione dei giovani nelle periferie delle grandi città italiane richiede un'attenzione urgente. Il futuro del paese dipende dalla crescita e dal benessere di questi giovani. È ora che tutti i settori della società, compresi i decisori politici, le organizzazioni non governative e i cittadini, si impegnino a migliorare le condizioni di vita dei giovani italiani. Solo così potremo costruire un futuro migliore per tutti.
24/10/2023
Inserisci un commento