Gli esseri umani producono una maggiore quantità di ossitocina, conosciuto con il nome de ‘l’ormone dell’amore’, in presenza di persone e animali verso cui nutrono profondi sentimenti d’affetto. Indubbiamente, anche i pet sono legati ai padroni, tanto che, non appena si accorgono del loro ritorno a casa, gli corrono incontro mostrando immensa gioia.
Un ricercatore giapponese, Takefumi Kikusui, osservando il proprio barboncino sia mentre allattava i suoi cuccioli che nel momento del ricongiungimento con l’animale stesso, dopo ore di lontananza, ha osservato una maggior produzione delle lacrime. Per comprendere se ci fosse una spiegazione scientifica per l’accumulo di liquido negli occhi, ha condotto uno studio.
Grazie alla ricerca è stato dimostrato che le lacrime sono il frutto una maggiore produzione di ossitocina, che si attiva quando il fedele amico prova forti emozioni, come il ricongiungersi con il suo padrone. A differenza però degli umani, le lacrime dei cani non scivolano lungo il viso ma rimangono all’interno dell’occhio.
25/08/2022
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