Chi di noi non ha provato almeno una volta a costruire e far volare il nostro aeroplanino di carta il più lontano possibile ritagliando alettoni, alitando sulla punta ed escogitando metodi più o meno empirici per poi fallire miseramente e vederlo schiantarsi al suolo dopo un paio di metri?
Ma allora cosa fere per avere un perfetto aeroplanino di carta in grado di volare? La scienza a tal proposito ci dà un aiuto, infatti dei ricercatori hanno condotto una serie di esperimenti per capire quali siano i principi aerodinamici a supporto del volo (di carta) perfetto, rilevando che sono ben diversi da quelli dei veri aeroplani, pubblicati nella rivista internazionale Journal of Fluid Mechanics
Per far volare un aeroplanino occorre in primis che questo abbia stabilità poiché essendo privo di motore plana solo sfruttando l'aerodinamica, è necessario quindi che sia stabile. Il modo perché questo sia possibile è posizionare il centro di massa nel punto corretto. Posizionando dei piccoli pesi, tipo graffette metalliche in un punto compreso tra il centro e la punta possiamo far planare dolcemente e stabilmente fino al suolo il nostro piccolo aereo in carta.
Uno dei ricercatori, Ristroph, ha spiegato che questo è possibile perché, quando il centro di massa è nel "punto giusto", la risultante delle forze aerodinamiche prodotte dal movimento tra ala e aria, tende a spingere verso l'alto l'ala quando scende, e verso il basso quando sale. In altre parole: «Il punto di azione della forza aerodinamica, ovvero il centro di pressione, varia con l'angolo di volo in modo da garantire stabilità», quindi la chiave sta nel trovare il punto perfetto dove collocare una graffetta, o piegare la punta dell'aeroplano più volte.
16/04/2022
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