Un orrore indicibile che si è abbattuto su decine di bambini nella provincia di Cabo Delgado in Mozambico: almeno 39 minori, di cui il più piccolo aveva solo 11 anni, sono stati decapitati da un gruppo ribelle.
A denunciarlo Save the Children, organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro.
I volontari della ong parlando con alcune delle migliaia di famiglie di sfollati nel Paese hanno raccolto testimonianze di scene orribili di omicidi, di dolore e perdita di persone care.
La situazione si è gravemente deteriorata negli ultimi 12 mesi, con l’escalation degli attacchi ai villaggi.
Cabo Delgado sta ancora subendo gli effetti di shock climatici consecutivi, come il passaggio del ciclone Kenneth nel 2019, il più forte che abbia colpito la parte settentrionale del Mozambico, e le massicce inondazioni dell’inizio del 2020.
Save the Children esprime profonda indignazione e tristezza alla notizia del coinvolgimento dei bambini, presi di mira in questo conflitto. Ribadisce che ogni bambino ha diritto alla vita, alla sicurezza e a essere protetto in tutte le circostanze, comprese guerre e conflitti armati. Per coloro che hanno assistito all’omicidio dei fratelli, la sofferenza potrebbe durare per anni. Molti sono a rischio di sviluppare attacchi d’ansia, depressione e mostrano segni di disturbo post-traumatico da stress.
”I resoconti di attacchi ai bambini ci feriscono nel profondo. Il nostro staff è scoppiato in lacrime nel sentire le storie di sofferenza raccontate dalle madri nei campi profughi. Questa violenza deve finire e le famiglie sfollate devono essere supportate mentre cercano di riprendersi dal trauma” ha dichiarato Chance Briggs, Direttore di Save the Children in Mozambico.
"Una delle nostre principali preoccupazioni è che i bisogni dei bambini sfollati e delle loro famiglie a Cabo Delgado superano di gran lunga le risorse disponibili per sostenerli. Quasi un milione di persone, compresi gli sfollati e le comunità ospitanti, soffrono la fame come conseguenza diretta di questo conflitto. Mentre il mondo era concentrato sul Covid-19”.
19/03/2021
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