La Nasa, in collaborazione con altre Agenzie spaziali, tra cui l’Esa, dopo numerosi rinvii, ha finalmente dato il via al programma ‘Artemis’, che permetterà agli astronauti di tornare sulla Luna.
Nelle scorse ore, dalla Nuova Zelanda, l’Agenzia spaziale degli Stati Uniti ha lanciato nello spazio un piccolo satellite, chiamato ‘Capstone’ che dovrà esplorare l’orbita dove nascerà la stazione spaziale ‘Lunar Gateway’.
Il satellite artificiale, con una grandezza di un forno a microonde, verrà rilasciato nello spazio dal razzo Electron fra circa sei giorni e l’arrivo sull’orbita lunare è previsto per il 13 novembre.
Contrariamente da ‘Apollo 11’, che con un razzo ha trasportato gli astronauti direttamente sulla Luna, Artemis utilizzerà la stazione ‘Lunar Gateway’ come ponte e l’orbita, avendo un equilibrio gravitazionale, permetterà di consumare meno energia. Inoltre, la futura stazione non avrà problemi di comunicazione, in quanto non troverà mai come ostacolo la Luna. Se la nuova missione proseguirà come previsto, verranno lanciate le basi per future missioni su Marte
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