Dopo 84 giorni dal suo rapimento da parte del nonno materno, il bambino, sopravvissuto all'incidente del Mottarone, è tornato in Italia. Il piccolo Eitan ha rimesso piede in Italia proprio nella serata del 3 Dicembre, rientrato a bordo di un volo Ryanair, assieme agli zii e alle cuginette.
Ad attenderli in pista a Bergamo, un mezzo della Polizia di Stato per scortarli fino a casa, al riparo anche da fotografi e telecamere.
Si era conclusa qualche giorno fa in Israele la disputa legale sul caso del bimbo di 6 anni con la Corte Suprema che aveva respinto il ricorso presentato dal nonno materno Shmuel Peleg e ordinato che il piccolo fosse riportato in Italia entro il 12 dicembre con la zia paterna Aya Biran, sua tutrice.
Per i giudici, la residenza naturale di Eitan è infatti "l'Italia dove ha vissuto quasi tutta la sua vita" e i Peleg non hanno fornito evidenze che facciano temere che il ritorno possa "causargli danni psicologi o fisici".
Per proteggere la privacy di Eitan, i nonni paterni che vivono nella casa dietro a quella degli zii nella frazione Rotta di Travacò Siccomario, alle porte di Pavia, hanno messo dei teli verdi che proteggono l'ingresso e impediscono la vista all'interno dell'abitazione. "Desideriamo che possa cessare il clamore mediatico e chiediamo di evitare ogni forma di intrusione nella vita del minore e della famiglia che lo accoglie", dicono gli avvocati italiani.
04/12/2021
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