Il gioco delle bambole, uno dei più antichi della storia, per molto tempo è stato unicamente riservato alle bambine, ma da alcuni anni, la pedagogia e psicologia hanno dimostrato che è fortemente consigliato anche per i maschietti.
Giocando con quella che inizialmente era realizzata con materiali semplici, spesso tessuti recuperati da abiti ormai usurati, la bambola permette alle bimbe e ai bimbi di rispecchiarsi nell’oggetto, trasferendo su di essa le proprie emozioni, oltre che potersi confrontare, relazionare ed esprimere il proprio vissuto e i propri valori.
Negli anni sessanta, precisamente il 5 maggio del 1962, viene lanciato sul mercato il bambolotto più famoso della storia: l’iconico ‘Cicciobello’. Il giocattolo rappresenta un bambino neonato a grandezza naturale, con capelli biondi, occhi azzurri, vestitino in maglia, cappellino, medaglietta identificativa e ciuccio.
Da subito, è diventato uno dei giochi preferiti da bambine e bambini che si divertono a “fare i genitori’. Da allora sono uscite numerose versioni ma il suo mito non è mai tramontato.
Inserisci un commento