L’eruzione del Vesuvio, avvenuto nel 79 d.C., è da sempre considerato uno degli eventi più drammatici e, allo stesso tempo, più affascinanti della storia. A causa dell’enorme fuoriuscita di lava, anidride carbonica e nubi di ceneri, diverse cittadine, tra cui Pompei, vennero totalmente distrutte ma, grazie agli scavi archeologici, sono emerse informazioni basilari per comprendere lo stile di vita all’interno della città, l’organizzazione politica e la cultura.
In seguito al ritrovamento di un uomo, in quella che è stata chiamata “Casa del Fabbro”, è stato possibile analizzare il Dna e ricostruire il patrimonio genetico degli abitanti di Pompei, così da capire le origini di chi viveva in quella zona.
Gli scienziati hanno rilevato delle somiglianze con le popolazioni italiche, dell’Europa, dell’Africa e del Vicino Oriente. Ciò conferma quando ipotizzato nel coso degli anni: non è possibile trovare un unico genoma in epoca romana, in quanto, la popolazione era frutto di incroci di più razze, conseguenza di migrazioni millenarie.
03/06/2022
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