La faccia delle persone non mente, si vede a prima vista quello che si tiene nel cuore e nella faccia di Luis Enrique si vedono tutti i colori di un animo buono, dell'uomo corretto e la tempra di chi il dolore lo ha vissuto da vicino.
Malgrado la squadra da lui allenata abbia dato prova di giocare ad altissimo livello, per poi uscire ai rigori, da quest'uomo non è uscito solo che fair play, fin dalle parole di complimento che ha rivolto a Federico Chiesa, per poi passare alla stretta di mani con il CT Mancini a fine partita. Nonché per la dichiarazione ai giornalisti che tiferà Italia domenica prossima.
Eppure nei suoi occhi non si è cancellato il dolore per la morte della figlia Xana che stava combattendo contro un tumore alle ossa alla tenerissima età di nove anni. La piccola è venuta a mancare nel 2019 e la notizia ha sconvolto Enrique come l’intero mondo del calcio. L’allenatore, infatti, dopo questo terribile lutto, si dimise dal ruolo di Commissario Tecnico della Spagna chiedendo ai collaboratori massimo riserbo sulla vicenda.
All’epoca dei fatti, nel 2019, Enrique affidò a Twitter l’annuncio choc con queste parole: “Nostra figlia Xana è venuta a mancare questa sera all’età di nove anni dopo aver lottato per cinque lunghi mesi contro un osteosarcoma. Ci mancherai tantissimo, ma ti ricorderemo ogni giorno della nostra vita, con la speranza che un giorno ci incontreremo di nuovo. Sarai la stella che guiderà la nostra famiglia. Riposa in pace, Xanita”.
08/07/2021
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