Chiara Consonni ama affrontare la vita con il sorriso stampato sulle labbra, quando c’è si sente e ruba tutta la scena con simpatia e irruenza. Ha solo 21 anni, ma ha già dimostrato che per lei ci sono un presente ed un futuro molto luminosi. Ama scherzare, ma guai a chi le dice che prende la vita sotto gamba, quando c’è da faticare è sempre l’ultima a tirarsi indietro, ma è anche la prima a risollevare il morale di tutti quanti.
Il ciclismo è arrivato nella vita di Chiara in modo prorompente grazie al fratello Simone e, pedalata dopo pedalata, non l’ha più lasciata. Impossibile scegliere tra strada e pista perché dà filo da torcere su entrambi i terreni. Da quando ha iniziato l’avventura tra le élite nel 2018 milita nel team Valcar Travel&Service e, stagione dopo stagione, sta dimostrando il suo valore. In pista è ormai una presenza fissa della nazionale italiana con un bagaglio impressionante di successi che si possono riassumere con quattro titoli mondiali e altrettanti titoli europei. La “Conso”, così come la chiamano molti, cresce e lo fa nel migliore dei modi, si allena con dedizione mettendoci tutta se stessa per rincorrere il sogno più grande di tutti: i Giochi Olimpici di Tokyo 2021.
A gennaio ha fatto una settimana di ritiro in Puglia con la Valcar, poi è volata subito sull’Etna per quindici giorni con la nazionale e a metà febbraio c’è stato un nuovo collegiale con la squadra a Desenzano del Garda. È stato un periodo piuttosto frenetico, per tutto l’inverno, con allenamenti in pista a Montichiari per due volte la settimana. Il suo cuore è diviso in due, ama la pista e la strada allo stesso modo. “La cosa bella della
pista” racconta, “ è la sensazione di trovarsi come in un teatro, il pubblico è sempre lì che
applaude e non c’è mai un momento morto. La strada invece è magica, è più
imprevedibile, ci sono meno possibilità di vincere, occorre muoversi bene ed interpretare
la corsa, ma serve anche un briciolo di fortuna”.
29/03/2021
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