Pultroppo la sua prematura morte a soli 40 anni lo ha sottratto all'affetto dei tifosi ma Fausto Coppi, è stato ed è ancora un mito intramontabile di un ciclismo d'altri tempi.
Era stato ribattezzato l' 'Airone' perché al posto delle gambe sembrava avesse le ali e, invece di pedalare, volava.
Lui nella sua breve carriera sportiva aveva già vinto tutto: cinque Giri d'Italia, due Tour de France, tre Milano-Sanremo, una Parigi Roubaix. E ancora tre Mondiali, due su pista e uno su strada, quattro titoli italiani, cinque Giri di Lombardia. Ha conquistato il mondo del ciclismo e non solo, lui che figlio di contadini, con la sua umiltà aveva scelto di salire in bici e pedalare e lo ha fatto alla grande non rispiarmiandosi mai con impegno e fatica.
Sono passati 60 anni dalla sua morte ma il suo mito, il suo esempio la sua lealtà sportiva, rimangono ancora in tutti i cuori di chi ama questo sport
E’ stato anche uno dei simboli dell'Italia divisa del Dopoguerra che si ritrova unita nell'ammirare le imprese sportve dei propri idoli ed il ciclismo allora era lo sport più importante, tutti si fermavano a guardare il Giro d’Italia” che era davvero un evento che riusciva a coinvolgere e unire tutti.
09/07/2020
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