Per la prima volta in assoluto Roma, il 30 e il 31 ottobre, è stata protagonista di un importante summit che ha riunito i venti membri delle principali economie del pianeta.
L’evento è nato nel 1999, ma è dal 2008 che viene organizzato un Vertice finale dove a parteciparvi sono i Capi di Stato e di Governo. Ogni anno si svolge in un Paese differente, quest’anno è stata l’Italia ad ospitare il forum, nel 2022 sarà l’Indonesia.
Durante le due intense giornate romane sono stati affrontati temi d’importanza mondiale, definiti ‘priorità’, quali: “People, Planet, Prosperity”. Il ricco calendario di incontri e convegni è stato centrato sull’urgenza di prendersi cura delle persone e del pianeta, con azioni, inclusive e sostenibili, che assicurino una forte ripresa economica globale.
Nonostante i nobili obbiettivi da perseguire, sono state sollevate diverse critiche, in quanto, sin 1999 è considerato un evento poco inclusivo e rappresentativo. Il G20 riunisce, come dice la parola stessa, i ‘Venti Grandi Paesi del mondo” che però “costituiscono l’80% del PIL globale, il 75% del commercio globale e il 60% della popolazione del pianeta”.
È evidente che ne rimane fuori una considerevole fetta mondiale. Ad essere escluse sono: Norvegia, che poi è la maggior sostenitrice delle critiche, Africa, tranne il Sudafrica unico Paese presente al forum, e 173 Paesi Onu.
02/11/2021
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