La notizia è di portata potenzialmente storica: su Marte c'è una fonte misteriosa di metano, un gas generalmente prodotto da esseri viventi. E in questo momento il rover Curiosity si trova proprio in quel punto. L'attesa è febbrile. Esiste naturalmente la possibilità che il metano sia prodotto in altro modo, ma una parte della comunità scientifica e tutti gli amanti della fantascienza sperano che il rover ci dia una risposta diversa, che davvero cambierebbe la nostra comprensione del Sistema Solare e dell'Universo.
I rilevatori di Curiosity hanno segnalato il metano per ben 6 volte da quando il rover è atterrato nel cratere Gale, su Marte, nel 2012, ma gli scienziati non erano finora stati in grado di trovarne la fonte. Ora, con una nuova analisi - in sostanza triangolando i punti dove erano state registrati i valori di metano più alti - i ricercatori potrebbero aver rintracciato le emissioni di metano alla loro origine.
Questa prospettiva è entusiasmante per gli scienziati poiché quasi tutto il metano nell'atmosfera terrestre ha origini biologiche. Ma anche se il metano fosse prodotto da processi non biologici, potrebbe indicare un'attività geologica strettamente legata alla presenza di acqua liquida, un ingrediente decisivo per la presenza di vita passata o presente.
La durata di vita rilevabile del metano è peraltro di soli 330 anni, dopodiché viene completamente distrutto dall'esposizione alla luce solare. Ciò significa che qualunque cosa abbia prodotto il metano potrebbe produrlo ancora oggi.
18/07/2021
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