Venezia con la sua laguna, dal 1987, è sito Patrimonio dell’Unesco. Ogni anno, migliaia di turisti accorrono per ammirare una delle città medievali più spettacolari, affascinanti e ricche di storia, che siano mai esistite.
La “Regina dei mari”, così come è stata soprannominata, però, già da tempo, rischia di perdere il titolo di patrimonio artistico dell’umanità, a causa non solo dei cambiamenti naturali e climatici, ma anche per il transito delle grandi navi. Anno dopo anno stanno devastando l’intera aera lagunare, e che per tanto tempo ha rappresentato un esempio straordinario di “habitat semi lacustre”, con una fauna e una flora, unici nel suo genere.
L’intero ecosistema, caratterizzato da “barene”, i terreni fangosi che si trovano sia al di sopra che al di sotto del livello del mare, assieme a paludi, lagune e delta dei fiumi, rischia di scomparire. Molte persone non considerano che, queste zone umide, sono fondamentali per prevenire le inondazioni, assorbono gli agenti inquinanti e permettono ancora ai Barenanti, tutti coloro che vivono nella laguna, come i pescatori, cacciatori e artigiani, di proseguire con le loro attività.
29/06/2021
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