Pfizer ha terminato l'arruolamento di persone di età compresa tra 12 e 15 anni per la sua sperimentazione sugli adolescenti alla fine di gennaio, e ora prevede di iniziare a testare nei prossimi mesi anche su bambini di 5 anni. Ma occorre la massima cautela, perché il sistema immunitario dei bambini è ancora in fase di maturazione ed è imprevedibile
L'azienda farmaceutica prevede di iniziare a testare il suo vaccino contro il Covid-19 su bambini di 5 anni: lo ha annunciato il presidente e ceo di Pfizer, Albert Bourla, spiegando che i dati sulla popolazione di questa fascia di età dovrebbero essere disponibili entro la fine dell'anno.
I partecipanti inizieranno con una dose ridotta rispetto alla quantità attualmente somministrata ad adulti e adolescenti. Obiettivo è verificare eventuali effetti collaterali e risposta immunitaria. I vaccini contro il Covid-19 non possono essere somministrati ai bambini e ai giovanissimi. Il limite di età è fissato a 18 anni per il vaccino di Moderna e per quello di Oxford e Astrazeneca, e a 16 anni per il vaccino di Pfizer-Biontech. Moderna ha in programma uno studio clinico su adolescenti tra 12 e 17 anni.
I bambini non rientrano nel piano vaccinale perché non sono ancora stati fatti i trial clinici sulla popolazione sotto i 16 anni. La normativa prevede infatti che i vaccini, prima di essere immessi in commercio, dopo la fase pre-clinica, subiscano 3 processi in cui vengono sperimentati sul target di riferimento e, sempre in base alle normative, le sperimentazioni vengono avviate sulla popolazione adulta. La sperimentazione è dunque assolutamente necessaria anche sui bambini perché la loro risposta immunitaria può essere diversa da quella di un adulto.
28/02/2021
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