Davanti alle promesse di adulti che assicurano il rientro a scuola e la didattica in presenza, alcuni ragazzi hanno detto BASTA.
È così che i ragazzi dell’istituto superiore Vincenzo Gioberti e della scuola secondaria di primo grado Italo Calvino di Torino hanno deciso di protestare contro una scuola ferma che non permette ai ragazzi di svolgere il proprio compito in maniera regolare: seduti a terra, uno accanto all’altro ragazzi e ragazze, muniti di mascherina, zaino e quaderni degli appunti hanno seguito ognuno le proprie lezioni online nel bel mezzo del viale che porta agli istituti scolastici, manifestando per la riapertura delle scuole e ponendo l’attenzione sul disagio che la didattica a distanza arreca agli studenti. L’iniziativa è stata denominata “School of Future” e ha posto all’attenzione comune la problematica di come sta avvenendo la gestione della scuola e sulle ripercussioni che questo metodo alternativo possono avere sulle conoscenze acquisite dagli studenti che rappresentano la generazione di adulti del futuro. La mancanza di un metodo di studio valido come le schematizzazioni alla lavagna, la mancanza di approccio interpersonale con i professori e i compagni e anche l’opportunità di copiatura che viene fornita ai ragazzi un pò più furbetti in vista delle verifiche ha posto un limite alla pazienza di tutti quei ragazzi che a differenza di quanto si creda, la scuola non la odiano e la vivono come un luogo di ritrovo, con i suoi pro e i suoi contro. Ovviamente non tutti gli studenti sono d’accordo con il rientro a scuola, ma le motivazioni non sono legate all’emergenza sanitaria, bensì al comfort casalingo e siamo onesti quanto è comodo non doversi alzare al mattino presto e uscire di casa con il freddo, potendo comodamente seguire le lezioni dal proprio letto in pigiama?
I ragazzi chiedono un confronto con la Ministra dell’istruzione che però non ha mai risposto alle loro provocazioni e a questo punto ci chiediamo se la signora Azzolina sia una sostenitrice delle pubbliche relazioni che si svolgono a scuola o del pisolino in piatiamo durante l’ora di matematica?
25/11/2020
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