Da giorni, in molte città d’Italia, davanti alle scuole, vengono organizzati dagli studenti dei flash mob per contestare la didattica a distanza e chiedere che venga riattivata la didattica in presenza. I flash mob in questione sono stati definiti “Schools for Future” e hanno tutti lo stesso stile: i ragazzi si riuniscono davanti alle scuole e seguono l’ora di didattica a distanza muniti dei loro pc. Tutto è partito da Torino dove Anita, una ragazzina di circa 12 anni, assieme ai suoi compagni, ha iniziato una pacifica protesta chiedendo semplicemente di seguire le lezioni in presenza. Pian piano l’iniziativa si è estesa in tutta Italia, tant’è che crescono sempre più eventi simili dove sono tanti i ragazzi a partecipare, per urlare, senza voce, l’importanza del loro diritto all’istruzione. Anita, che non desidera altro che tornare a scuola, naturalmente è molto contenta che tanti ragazzi abbiano seguito il suo esempio: “Qualcosa è cambiato dopo questi giorni, c'è più coscienza tra gli studenti, ma anche nelle persone più grandi".
17/11/2020
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