E’ stata certo una novità i bambini chiusi in casa per due mesi (e forse più) 24 ore su 24 senza amici, nonni, scuola, giri in bici e passeggiate al parco.
Vicini alle loro mamme e ai papà ma con nuove regole da inventarsi e da far rispettare, tempi e spazi da conciliare. Bisogna spiegare cosa si può e non si può fare per colpa del virus.
I bambini in un primo momento sicuramente si sono ritrovati un po’ spaesati, poi sempre più a loro agio. Alla fine non è tutto così male questo lockdown. A casa, almeno per la maggior parte dei bimbi, c’è tutto quel che può servire. E anche di più. Ci sono tante cose che nella vita cosiddetta normale non c’erano. Si sta di più coi genitori, e c’è più tempo a disposizione per le passioni: videogiochi o fumetti, serie tv o attività manuali. I pasti generalmente più curati, qualche concessione in più tipo un’ora in più alzati la sera a vedere la tv ... Non è la vita ideale, ma non così male, tanto più che di alternative non ce n’erano.
Anche dal punto di vista psicologico, questo periodo ha avuto i suoi effetti, in molti casi positivi.
I rapporti intrafamiliari sono stati rivalutati ,le figure genitoriali hanno riacquisito ruolo e rispetto e anche l’amore per gli animali domestici è cresciuto , è stata stimolata la fantasia per ideare giochi, attività motorie, giochi creativi
Alla fine non tutto il male viene per nuocere, e quando si normalizzerà tutto non dimentichiamo quello che si è imparato e apprezziamo di più la ritrovata normalità!
13/05/2020
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