La plastica, a causa della sua estrema versatilità, facilità di produzione e il costo minimo, è divenuta uno dei materiali più utilizzati al mondo. Purtroppo, inseguito all’uso eccessivo, al riciclo inesistente per troppi anni, e alla scelleratezza dell’uomo, oggi, i materiali plastificati sono diventati un vero dramma e, in ogni parte del pianeta, sono in fase di studio strategie per smaltire i rifiuti plastici.
Un aiuto, come spesso accade, potrebbe venire dalla natura: una ricerca condotta in Australia, ha portato alla scoperta di una particolare specie di vermi, capaci di nutrissi non solo dei più classici alimenti ma anche di polistirolo, che per degradarsi impiega circa 100 anni.
L’obbiettivo degli studiosi, che hanno analizzato degli esemplari di “Zophobas morio”, che ricordano molto le larve della farina, è quello di comprendere i processi che portano alla digestione del polimero, così da riuscirne a riprodurre il meccanismo e arrivare allo smaltimento della plastica.
Secondo gli scienziati australiani, questi particolari animali invertebrati hanno un enzima nello stomaco che sarebbe capace di degradare il polistirolo, in pochissimi giorni.
06/07/2022
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