Una delle ricorrenze più diffuse in tutto il mondo, anche se viene celebrata in date differenti a seconda dell’aerea geografica, è la “Festa del Papà”, che in Italia ricorre proprio oggi 19 marzo. Il giorno è stato scelto in onore di San Giuseppe, padre putativo di Gesù, che, secondo la credenza cristiana, sarebbe morto in questa data.
Se inizialmente la festività, introdotta nel calendario romano da Papa Sisto IV nel 1479, era finalizzata a celebrare il Santo, dal 1966 negli Usa e dal 1968 in Italia, è stata riconosciuta come festa laica per celebrare tutti i papà del mondo. Fino al 1977, nel nostro Paese, il 19 marzo rientrava tra le festività nazionali, ma con una legge venne abolita, mentre continua ad esserla in moltissime altre nazioni, come per esempio in alcuni cantoni della Svizzera.
In alcune regioni del Belpaese, più tipicamente in Toscana, ma non solo, spesso al posto del termine ‘papà’ viene utilizzato ‘babbo’: secondo la ‘Accademia della Crusca’, l’istituzione italiana che si occupa di ricerca sulla lingua italiana, il secondo vocabolo è apparso sin dalle prime edizioni del ‘Vocabolario degli Accademici’, mentre, quello oggi più diffuso, solo successivamente
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