Per gli abitanti dell’emisfero boreale, e secondo un algoritmo realizzato da uno psicologo inglese dell’Università di Cardiff, Cliff Arnall, oggi 17 gennaio è il lunedì più triste dell’anno.
Solitamente, anche nel 2022, cade il terzo lunedì di gennaio, e la formula che attesterebbe la tristezza di questo giorno, è: “(C x R x ZZ) / ((Tt + D) x St) + (P x Pr) > 400. Nel tempo ne è stata diffusa una seconda, ossia: [W+ (D - d)] x Tq / M x Na, dove ‘W’, indicherebbe le condizioni meteo, ‘D’, i debiti di ognuno, ‘T’, i giorni che ci separano dal Natale, etc…”.
Ma secondo i più scettici, questi calcoli basati su variabili troppo labili, sono la dimostrazione che non esista un giorno ‘più blu’ degli altri, ma che il ‘Blue Monday’ sia solo una trovata pubblicitaria.
Ma perché è stato scelto il blu, e non magari il grigio? Come ben risaputo, i colori trasmettono “effetti psicologici ed emotivi”. Secondo alcune ricerche, il rosso, simboleggia la passione, il giallo la felicità, il verde l’autostima, il blu la tranquillità. Per questo, rimandando emozioni di calma, risultano essere meno vigorose e stimolanti e quindi più tristi.
17/01/2022
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