“Patrick Zaki sarà scarcerato, anche se rimane ancora sotto processo. Un passo avanti enorme nella direzione della giustizia. Oggi scenderemo in piazza con uno stato d'animo diverso. Finalmente.” Questo tweet di Amnesty Italia rincuora l'opinione pubblica, su un argomento che ci aveva tenuto col fiato sospeso da tanti, troppi mesi.
A darne notizia per prima la Presidenza del Consiglio dei Ministri con una nota, infatti, Mario Draghi esprime soddisfazione per la scarcerazione di Patrick Zaki, la cui vicenda è stata e sarà seguita con la massima attenzione da parte del Governo italiano.
A Zaki, secondo quanto si apprende, non è stato imposto l'obbligo di firma in vista della prossima udienza, fissata il primo febbraio. Ma Eipr, la ong per la quale lavora Zaki precisa "Non sappiamo quando Patrick sarà scarcerato" Fonti giornalistiche egiziane in contatto con un legale informato sulle procedure di rilascio hanno sostenuto che il rilascio dovrebbe avvenire solo nei "prossimi giorni" dopo controlli della Sicurezza dello Stato, e che fino ad allora lo studente rimarrà a Mansura. Ma non c'è per il momento alcuna conferma.
Una volta liberato Patrick dovrebbe portarsi a Madinaty, un sobborgo orientale del Cairo a circa 45 km dal centro, dove risiede.
08/12/2021
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