La frazione di Luciana si trova a 529 metri di altitudine. Secondo la toponomastica ha avuto origine da un insediamento di epoca romana, nato in una zona favorevole all’agricoltura e all’allevamento. Sopra l’abitato, su uno dei contrafforti meridionali del Poggio di Petto, gli Alberti possedevano un torrione fortificato, del quale non rimangono tracce, particolarmente importante nel sistema difensivo della parte superiore della Val di Bisenzio. In passato Luciana era al centro di una viabilità essenziale, che collegava San Quirico a Montepiano e Sasseta a Cavarzano attraverso una mulattiera di tracciato medievale che passava nel Fosso del Baco attraverso i castagneti. Di fronte a Luciana, in direzione del Poggiolino, si trova il “Sasso delle Fate”, un’enorme roccia con spaccatura verticale a cui è legata una leggenda che ha ispirato la festa di Luciana.
Si tratta di una festa che trasforma il piccolo paese di Luciana in un vero e proprio borgo medievale, con 50 volontari che animeranno strade, case, botteghe e osterie, in una cornice resa credibile occultando tutto ciò che di moderno si trova per strada, dai campanelli ai segnali stradali. Un tuffo nel 1.100 insomma, per l’unica festa medioevale in Val di Bisenzio e una frazione che d’inverno conta meno di 40 abitanti e che nelle scorse edizioni ha superato i 2.000 visitatori.
La festa medioevale anima le vie di Luciana, dalle 17 a tarda notte. Il borgo di Case Marchi ospita figuranti, giocolieri, musicanti, artisti, artigiani e antichi mestieri. Presente anche lo Strologo che leggerà il futuro nelle stelle. I visitatori trovano all'ingresso, dal notaro, la piantina della festa e la sacchetta contenente bicchiere e posate perché all'interno della festa sono bandite le stoviglie di plastica o comunque usa e getta. Per la sacchetta si paga una cauzione di 5 euro, che viene restituita a chi la riconsegna.
15/06/2021
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