Quante volte entriamo nei nostri mari con le scarpette di gomma per evitare di toccare le malefiche alghe che ci fanno schifo, ma non sappiamo come siano essenziali alla vita dei mari: sono le praterie di Posidonia, una pianta fondamentale per gli ecosistemi marini e la produzione di ossigeno.
Crisi climatica, erosione e attività umana ne hanno ridotto la presenza di un terzo in 50 anni ma è possibile ripristinare queste foreste sottomarine grazie ai trapianti. Il racconto è in un documentario realizzato da ricercatori dell' Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). “Le praterie di Posidonia sono un po’ come le foreste che troviamo a terra, sono un patrimonio fondamentale ma se perdiamo un intero bosco lo vediamo e reagiamo perché ne conosciamo il valore, se perdiamo le praterie di Posidonia spesso neanche ce ne accorgiamo perché semplicemente non lo sappiamo, non lo vediamo.
Ma è una perdita grave, esattamente come quella di una foresta”, ha spiegato Barbara La Porta, ricercatrice Ispra e coordinatrice del progetto europeo Life Seposso con Tiziano Bacci, di Ispra. Queste piante, da non confondersi con le alghe, sono fondamentali per la vita marina perché sono l’habitat di una grande varietà di animali e ‘asili nido’ di moltissimi pesci giovanissimi, e importanti per l’equilibrio chimico dei mari perché garantiscono l’assorbimento di CO2 e la produzione di ossigeno.
26/08/2021
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