La natura è sorprendentemente affascinante. Nonostante grazie alla scienza, l’uomo sia riuscito a dare risposta a tantissimi fenomeni, questo non significa che non siano ancora in grado di stupire. Nelle notti d’estate, solitamente tra giugno e luglio, soprattutto chi abita in campagna o decida di fare una passeggiata nel verde, non è raro che si ritroverà di fronte ad un evento che lo lascerà a bocca aperta.
Inoltrandosi dove la luce artificiale è quasi assente, le persone potrebbero imbattersi nelle lucciole, piccoli coleotteri appartenenti alla famiglia delle Lampyridae, che con il loro luccicare sembrano tante piccole stelle erranti. Non di rado, portando con sé un piccolo barattolo di vetro, le persone cercheranno di catturarle, anche se sarebbe meglio non farlo, per continuare ad ammirarle, tornate a casa.
I piccoli luminosi insetti, presentano molte differenze tra femmine e maschi: mentre le prime di colore bruno-rosato, essendo più piccole e meno forti, non riescono a volare e si illuminano per un paio d’ore, i maschi invece, di colore bruno- giallastro, hanno ali possenti, che permettono loro di volteggiare nell’aria ed emettere luce, solo per pochi istanti.
La scienza ha spiegato che la luminescenza, di un bel verde fosforescente, è causata da due sostanze chimiche: la luciferina e la luciferasi, che si attivano quando muovendosi velocissime, cercano un partner per l’accoppiamento. Le femmine, trascorse le due ore, non trovando un partner, si nascondono per poi ricominciare il rituale il giorno dopo, ma per non più di dieci giorni.
Osservare le lucciole, è sempre un’esperienza emozionante e perché no, romantica, da fare almeno una volta nella vita.
06/07/2021
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