Avete presente la storia che spesso ci ritroviamo a raccontare ai nostri bambini sulla paura che gli elefanti hanno nei confronti dei topolini? Quasi nessuno da adulto ha poi sentito la necessità di confermare o sfatare questo stranissimo mito. Eppure volendoci pensare, cosa avrebbero da temere da un animale così piccolo e indifeso?
Abbiamo voluto prenderci la briga di prendere informazioni su questa strana supposizione e ciò che abbiamo scoperto vi lascerà a bocca aperta. Recenti studi scientifici pare non abbiano dubbi e dopo svariate ricerche e appostamenti, gli elefanti non si avvicinavano mai e non distruggevano una particolare specie di acacia. Studiando questa pianta, hanno potuto notare la presenza di un minuscolo animaletto apparentemente innocuo, stiamo parlando della formica crematogaster.
Il fatto che gli elefanti evitino le piante abitate da questo tipo di formiche porta molti benefici alla savana. Le formiche del genere Crematogaster sembrano quindi giocare un ruolo chiave nel mantenimento dell’equilibrio tra alberi e prateria africana.
Ma come fanno a far così tanta paura agli elefanti? Le formiche del genere Crematogaster sono altamente irritanti per gli elefanti. Questi, infatti, le evitano perché provano molto dolore quando queste camminano sulla loro proboscide e la mordono. Sembra anche che le formiche possano fare del male agli elefanti qualora venissero pestate. Inoltre, gli enormi pachidermi trovano “nauseante” l’odore emanato da questo tipo di animaletti e quindi se ne tengono alla larga.
Anche se sembra assurdo che animali tanto grossi possano temere delle formichine tanto piccole, è davvero così. In questo modo gli elefanti tendono a non avvicinarsi neanche lontanamente agli alberi di acacia abitati da queste formiche. Di conseguenza, non li mangiano e non li distruggono, mantenendo intatto l’equilibrio naturale della savana.
09/02/2021
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