Ogni sera, Rillo usciva dalla sua tana e si sdraiava su una collina per guardare il cielo. “Oh, quanto sarebbe bello toccare una stella!” pensava. “Brillano così tanto, come fossero fatte di sogni.”
Una notte, mentre stava ammirando il cielo, una stella cadente scese lentamente dal cielo e si fermò proprio vicino a lui. La stella era piccola e luminosa, e scintillava come mille luci.
“Ciao, piccolo Riccio,” disse la stella con una voce dolce. “Mi chiamo Lulù. Ho sentito il tuo desiderio di toccare una stella, e sono venuta a trovarti!”
Rillo non riusciva a credere ai suoi occhi! “Oh, Lulù! Non sapevo che le stelle potessero venire qui sulla Terra. Posso tenerti con me?”
Lulù sorrise, illuminando la collina. “Per un po’, sì! Ma poi dovrò tornare in cielo, perché le stelle non possono stare troppo a lungo lontane dal loro posto.”
Rillo era felicissimo. Portò Lulù a conoscere tutti i suoi amici. Tito l’uccellino cantò una canzone per lei, Lilla la lepre saltellò per mostrarle la sua danza e Red la volpe le raccontò storie di avventure.
Lulù brillava sempre di più, felice dell’accoglienza degli amici di Rillo. Quando la notte stava per finire, però, Lulù disse: “Ora devo tornare in cielo, ma non sarò mai lontana. Ogni notte, guardami brillare, e saprai che sto pensando a te.”
Rillo annuì, un po’ triste, ma anche felice per aver fatto una nuova amica. Lulù rise e lasciò un piccolo pezzo di luce sul nasino di Rillo come ricordo. Poi, pian piano, iniziò a salire verso il cielo.
Da quella notte, ogni volta che Rillo guardava il cielo e vedeva una stella brillare particolarmente forte, sapeva che era Lulù che gli mandava un saluto speciale.
E vissero tutti felici e contenti, sotto il cielo stellato.
25/10/2024
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