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LA FAVOLA PIU' ANTICA DEL MONDO

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Molte volte probabilmente ci siamo chiesti qual è la favola più antica al mondo? E allora voglio svelarvela raccontandola. La più antica favola, tra tutte quelle note, è considerata la Storia dei due fratelli, un componimento egizio del XIII secolo a.C.

C’erano una volta due fratelli: il maggiore si chiamava Anubi, il minore Bata.

Il primogenito era ricco e felice, il cadetto povero e ridotto a servire il fratello maggiore come servo e come mandriano.

Un giorno, mentre erano al lavoro nei campi, Anubi lo mandò a casa a prendere dei semi. Bata andò e vi trovò la moglie del fratello che si pettinava per farsi bella.

La donna gli disse: «Vieni! Facciamo all’amore!».

Ma Bata si rifiutò: «No, non voglio tradire mio fratello», disse, e se ne tornò nei campi.

Quando la sera i fratelli tornarono a casa, la donna si fece trovare con le vesti lacere. Disse d’essere stata malmenata, accusò Bata di averla ridotta in quello stato «perché – aggiunse – non ho accondisceso alle sue voglie».

E chiese ad Anubi di punire l’affronto: «Uccidi tuo fratello! – gli disse. – Altrimenti, io stessa mi ucciderò con le mie mani».

Bata era intanto nella stalla con le sue vacche. E una vacca lo mise in guardia: «Attento – gli disse – tuo fratello ti aspetta armato dietro la porta di casa. Scappa, ché ha intenzione di ucciderti!».

E Bata scappò via. Anubi gli corse dietro e l’avrebbe di certo raggiunto, se il dio Ra, commosso dalle preghiere di Bata, non avesse fatto spuntare una grande distesa d’acqua, piena di coccodrilli, giusto in mezzo ai due fratelli, sicché uno si trovò su una riva, e l’altro sull’altra.

Dalla sua riva Bata disse ad Anubi: «Aspetta qui fino all’alba. Quando il Sole sorgerà, saremo giudicati insieme alla Sua presenza, e il dio Sole consegnerà chi ha torto nelle mani di chi è nel giusto. In quanto a me, non voglio più restare a casa tua. Perciò me ne andrò nella Valle dei Cedri».

Quando, il mattino seguente, il Sole spuntò, Bata lo chiamò a giudice e testimone della sua innocenza. Disse poche parole; poi, per dimostrare fino a che punto la sua innocenza era capace di spingerlo, si recise il membro e lo gettò nel fiume. Passò il pesce siluro e se lo divorò.

Anubi comprese allora che la moglie aveva mentito, ma era troppo tardi!

Bata se n’andò nella Valle dei Cedri.

«Avverrà – disse – che io, preso il mio cuore, lo porrò sulla cima di un cedro. Se il cedro è abbattuto e cade a terra, e tu vieni a cercarlo, anche se passi sette anni a cercarlo, non ti stancare! E quando lo trovi e lo poni in un vaso di acqua fredda, io vivrò di nuovo e darò la risposta all’ingiustizia che ho patito. Saprai che qualcosa mi è accaduto quando, portandola alla bocca, la coppa di birra fermenterà. Allora non indugiare!».

Ciò detto, se ne andò. Anubi, dall’altra riva, se ne tornò a casa e uccise la moglie. Nella Valle dei Cedri, Bata si costruì un palazzo e gli dèi gli diedero una moglie bellissima.

Bata se ne innamorò subito, ma temeva di perderla, perché il suo cuore era sulla cima del cedro, e chiunque l’avesse preso, l’avrebbe avuto in suo potere.

Un giorno, mentre lui era a caccia, la donna andò a passeggiare sotto il cedro.

Il mare la vide, se ne invaghì e cercò di afferrarla. La donna fuggì, ma il mare disse al cedro: «Aiutami a prenderla!».

Il cedro si piegò, ma riuscì solo a strapparle una ciocca di capelli. La diede al mare, e il mare la portò in Egitto, e la depose là dove certi lavandai lavavano i panni di Faraone.

Il profumo dei capelli della ciocca entrò così negli abiti di Faraone, il quale mandò il capo dei lavandai a investigare sulla provenienza del profumo.

Fu allora trovata la ciocca di capelli e, convocati i saggi, Faraone gliela mostrò.

I saggi dissero: «Questa ciocca è della chioma della figlia del Sole che vive nella Valle dei Cedri: non ci sono dubbi!».

Faraone mandò allora a prenderla, ma quelli che andarono non tornarono, perché Bata li uccise tutti.

Faraone mandò altri uomini e con essi una nave carica di monili e pietre preziose. La moglie di Bata se ne lasciò incantare e si fece condurre in Egitto, alla corte di Faraone, di cui divenne la Grande Favorita.

E quando ormai era padrona del suo cuore, disse a Faraone: «Manda per favore i tuoi uomini nella Valle del Cedro, e ordina loro di abbattere il cedro del mio antico sposo».

Così fu fatto: gli uomini andarono nella Valle e abbatterono il cedro di Bata. Appena il cedro fu abbattuto, il cuore di Bata cadde a terra, e Bata morì.

Intanto, Anubi stava bevendo una coppa di birra, quando questa si mise a fermentare.

Si ricordò delle parole del fratello, accorse alla Valle del Cedro e, trovato il fratello morto, si mise alla ricerca del suo cuore, ma non lo ritrovò. Trovò solo un fiore, là dove era il cedro. Lo portò a casa e lo mise in una coppa d’acqua.

Il fiore, che in realtà era il cuore di Bata, si riprese e Bata risuscitò.

Poi, assunte le sembianze di un toro, chiese ad Anubi: «Portami in Egitto, portami in dono a Faraone». E Faraone fu molto lieto del toro che gli fu donato.

Quando scese la notte, il toro entrò nella camera della Favorita e muggendo le rivelò: «Io sono Bata!».

La donna corse da Faraone e gli disse: «Presto! Fa’ uccidere il toro, ché ne voglio assaggiare il fegato».

Sia pure a malincuore, Faraone l’accontentò: il toro fu sgozzato, ma due gocce di sangue schizzarono sugli stipiti della porta del palazzo di Faraone, e fecero spuntare due alberi in una sola notte.

Quando la Favorita venne a vedere gli alberi prodigiosi, Bata le parlò di nuovo: «Sono io, il tuo sposo Bata! E sono ancora vivo».

La donna pregò Faraone di far abbattere i due alberi e, a malincuore, un’altra volta fu fatta la sua volontà.

Ma quando i carpentieri tagliarono gli alberi, una scheggia volò ed entrò nella bocca di Favorita, che subito ne divenne gravida e mise al mondo un figlio che Faraone adottò e nominò suo erede e successore.

Quando l’erede, anni dopo, salì sul trono, l’ultima scheggia del cedro della Fedeltà d’amore ebbe finalmente sembianze di Re.

05/04/2023

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