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L'INTERNET CHE FERISCE

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Il mondo digitale offre innumerevoli opportunità, ma nasconde anche insidie sempre più gravi, soprattutto per i giovani italiani. Un recente studio commissionato da Facile.it e condotto dagli istituti mUp Research e Norstat ha rivelato un allarmante aumento dei reati informatici tra i giovani, con il cyberbullismo che spicca come una delle forme più diffuse di violenza online.

Secondo i dati dell'indagine, oltre 550 mila ragazzi italiani tra i 18 e i 24 anni hanno subito atti discriminatori online, contribuendo così a un quadro più ampio di 13 milioni di persone, ovvero quasi un terzo della popolazione italiana, che ha vissuto almeno una volta un crimine informatico.

Tra i giovani, il problema sembra essere particolarmente grave, con una percentuale del 35% di vittime nella fascia d'età tra i 18 e i 24 anni. Questi dati mettono in luce una realtà in cui le esperienze negative online sono sempre più diffuse e impattanti.

I reati informatici, che vanno dal furto di identità al revenge porn e al cyberstalking, rappresentano una minaccia concreta per la sicurezza e il benessere dei giovani italiani. Il furto di identità colpisce quasi 2,5 milioni di individui, mentre il cyberstalking, il cyberbullismo e il revenge porn hanno causato danni a oltre un milione di persone.

Ciò che rende ancora più preoccupante questa situazione è che tali fenomeni sembrano colpire in misura maggiore i giovani. Tra gli under 24, la percentuale di vittime di cyberstalking, cyberbullismo e revenge porn supera di gran lunga quella della popolazione generale. Ad esempio, mentre a livello nazionale il 3,4% dei rispondenti ha subito cyberstalking, tra i giovani di 18-24 anni questa percentuale sale al 7,1%.

Il cyberbullismo, in particolare, ha un impatto devastante su questa fascia d'età, con il 13,1% dei giovani tra i 18 e i 24 anni che hanno subito questo tipo di violenza online, pari a 550.000 individui. Questi dati evidenziano la necessità di affrontare urgentemente il problema del cyberbullismo e dei reati informatici, garantendo una maggiore consapevolezza e protezione per i giovani che navigano nel mondo digitale.

In conclusione, mentre l'era digitale offre innumerevoli vantaggi, è fondamentale riconoscere e affrontare le crescenti minacce che essa porta con sé, soprattutto per i giovani. Investire in educazione digitale e promuovere comportamenti online responsabili sono passi essenziali per proteggere la prossima generazione dagli effetti dannosi dei reati informatici.

28/02/2024

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